Piccoli comici si nasce
Rivolto ad enti privati e pubblici, per bambini dai 6 ai 15 anni,divisi nelle fasce dai 6 ai 9, dai ai 12, dai 12 ai 15.
Questo progetto nasce con l’intento di formare “piccoli comici”,direzionando il normale istinto di ogni bambino dell’esibirsi per farsi notare,creando situazioni di ilarità e divertimento sia per se stesso che per il suo “pubblico”,con la concezione che la recitazione come mezzo di comunicazione è presente in ognuno di noi,utilizzato inconsciamente ogni giorno; inoltre sarà il mezzo per amplificare lo sviluppo del carattere,affrontando la timidezza e la soggezione direttamente in uno spazio scenico. Ogni alunno sarà chiamato ad interpretare ruoli diversi,situazioni che metteranno in gioco la sua emotività e la sua capacità di rapportarsi rispetto a situazioni nuove,affrontate sempre in un contesto piacevole e divertente. Inoltre si cercherà di creare un contesto in cui “tutti siamo uguali perché nessuno è se stesso”,poiché attraverso la drammatizzazione ognuno di noi dovrebbe abbandonare il proprio ruolo per entrare nel personaggio.
Gli obiettivi posti sono i seguenti:
- Sviluppo della personalità e della capacità di rapportarsi col mondo
- Creazione di un clima divertente e paritario
- Sviluppo delle capacità creative
- Capacità di collaborazione con i vari elementi del gruppo,tenendo conto delle diversità e sfruttandole come peculiarità
- Interpretazione della realtà soggettiva e strumentalizzazione della stessa a proprio favore
- Autocritica e autoironia
- Autonomia nel gestire situazioni
Il processo educativo che andrà attuato è diviso in 4 fasi:
Fase 1: Disinibirsi dalle regole naturali della realtà di tutti i giorni, e rispetto al gruppo:
L’obiettivo è dare la concezione di assoluto distacco del ambiente in cui si “recita”,rispetto al mondo reale,facendo cadere così ogni regola naturale,creando quindi un mondo in cui rispetto alla nostra volontà possa alterarsi. Ne consegue un mondo in cui la vergogna e l’imbarazzo può non esistere e gesti,parole,movimenti,posture non appaiono più ridicole ma posso essere “funzionali”.
Questo processo è anche il primo passo verso l’affiatamento del gruppo.
Fase 2: Caratterizzazione personaggi:
Attraverso lo sviluppo delle personalità degli alunni si studierà la caratterizzazione di un personaggio scenico,formato dallo studio dell’espressività,movimento,postura, in base alla sua funzione. Si andrà inoltre a rafforzare il tutto con elementi visivi e non,caratteristici ed identificativi.
Fase 3: Elementi di improvvisazione sul campo:
Utilizzando i personaggi creati si andrà ad attuare la prima messa in scena di gruppo,in cui in cui i vari personaggi si relazioneranno (rispettando il loro “Io” e la loro funzione)tra di loro in completa improvvisazione, rapportandosi in reazione agli stessi e a stimoli imposti dall’esterno,creando così automaticamente il primo canovaccio recitativo di cui gli alunni sono protagonisti autonomi a livello scenico e creativo.
Fase 4: Creazione o rivisitazione opera teatrale:
Gli alunni sono ora pronti a creare (o riprendere per modificare)insieme all’Istruttore una vera e propria messa in scena. Processo attraverso il quale si andranno ad affrontare e superare le problematiche della creazione di una storia,della divisione in scene, dei concetti che si vogliono comunicare; il tutto visto sempre da un ottica di personificazione nei personaggi e nella situazione,ed improvvisazione partendo da una piccola base,ma non da vere e proprie battute imposte ed inscindibili. Il tutto verrà portato davanti ad un pubblico e sarà la verifica finale del raggiungimento degli obiettivi prefissati.
Elementi in simboli
Recitazione inconscia: introdurre i concetti base della recitazione nella vita,inconscia ma già capacità acquisita,se non direttamente da bambini ma in riflesso ai genitori (La mamma colloquia con il panettiere,diversamente che col papà ,o con i figli…il bimbo parla diversamente con gli amici rispetto a come lo fa con la mamma,con la maestra)
Giochi di impersonificazione ruoli canonici (panettiere,postino,pizzaiolo)
Interpretazione totale:
Collaborando con l’insegnante i bambini saranno portati a vivere lo spazio intorno a loro come astronauti sbarcati un’altro mondo (definendo il tema del mondo creato),stimolando così la loro fantasia nel rivisitare l’ambiente in cui sono vedendolo però un contesto totalmente diverso. Si troveranno quindi ad affrontare situazioni totalmente fantastiche a cui dovranno reagire improvvisando reazioni,dipingendo sempre più così una realtà che non esiste se non nella mente del gruppo e nel momento in cui viene affrontata.
Interpretazione emotiva di un concetto: utilizzando un testo che abbia una sua particolare neutralità, viceversa una sua netta “posizione” si andrà ad approfondire come la comunicazione sia dettata,non solo dal concetto comunicato ma soprattutto dal modo in cui viene comunicato con:
- voce
- Espressione facciale
- Movimento corporeo
Comunicazione corporea per simboli: attraverso il solo movimento corporeo il bambino sarà chiamato ad esprimere uno stato d’animo,una situazione trovando il movimento simbolico della situazione stessa (es: piango=mani sugli occhi…)
Collaborazione: I bambini si troveranno a dover collaborare tra loro per venire a capo di situazioni,e per la buona riuscita di esercizi,sviluppando così l’idea del gruppo e la fiducia dei bambini rispetto ai loro compagni
Metodo:
Ci saranno due fasi di corso:
Fase 1: 15 lezioni
3 lezioni su Recitazione inconscia
3 lezioni su Interpretazione totale
3 lezioni su Interpretazione emotiva di un concetto
3 lezioni su Comunicazione corporea per simboli
3 lezioni per preparare il saggio utilizzando una rappresentazione per fase del corso:
Recitazione inconscia
Personaggio/i che vive situazioni abitudinarie relazionandosi diversamente in base alle stesse
Interpretazione totale
Il gruppo di bambini prende l’astronave e sbarca su un mondo completamente sconosciuto e lo rivisita completamente nella sua integrità (nel caso: spazio saggio totale compresi i genitori che diventeranno “alieni”)
Interpretazione emotiva di un concetto
Una frase detta/letta in maniera diversa provoca diverse interpretazioni e stati d’animo
Comunicazione corporea per simboli
Schierati, i bambini mimeranno i concetti emotivi che ci sono all’interno di una frase che viene letta ad alta voce e comunicata fisicamente da loro nello stesso momento,con inchino finale (collaborazione e cordinazione)
Fase 2: 14 lezioni
2 possibilità in base alla scelta dei genitori:
Studio spettacolo su testo creato o esistente.
Ricomincia il ciclo del corso con nuovi studenti
Chain Tale The gigantic turnip (repka) o The enormeus turnip è una favola tradizionale russa la cui versione più recente è firmata da Aleksey Nikolayevich Tolstoy nel 1940. È una